http://www.youtube.com/watch?v=hdxeuTZV4bA&feature=related
Amanda
PRIMA L 2011 ITC SCIASCIA
Questo è il blog della classe 1L dell'indirizzo turistico dell'ITC L. Sciascia di Agrigento, dove saranno resi disponibili i lavori relativi allo studio della Geografia e delle Scienze della Terra.
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giovedì 3 maggio 2012
giovedì 12 aprile 2012
Le lingue utilizzate su internet.
Quasi metà del mondo che "naviga" in rete utilizza l'inglese, un dato che testimonia il ruolo globale assunto da questa lingua.
Anche se di certo Internet favorisce l'omologazione linguistica e culturale del pianeta, è proprio la Rete a essersi trasformata negli ultimi anni in un eccezionale archivio di voce e suoni, capace di tenere in vita lingue destinate a morire.
Francesca Castiglione.
mercoledì 11 aprile 2012
martedì 3 aprile 2012
I
corpi celesti
Le
stelle sono tanti punti luminosi nel cielo notturno,appaiono di
diverso colore e di diversa luminosità.
Alcune
sono brillanti e si vedono bene altre si vedono a malapena.
Queste
differenze sono dovute da diversi fattori tra cui: le dimensioni
delle stelle,la loro massa,la loro composizione chimica e la loro
temperatura superficiale. La luminosità delle stelle dipende anche
dalla loro distanza che c'è dalla terra .
Ci
sono corpi celesti come la luna e altri pianeti che come la terra
ruotano attorno alla stella più vicina il “Sole”.
I
pianeti e la luna non emettono luce propria come le stelle ma
riflettono luce riflessa dal sole .Osservando bene con un telescopio
lo spazio celeste si può vedere che ci sono insiemi di grande
quantità di stelle : le “Galassie” .
Tra
una stella e l'altra è diffusa la materia interstellare che sono
polveri finissimi e gas spesso concentrate in “Nebulose”.
Anche
la terra fa parte di una galassia che comprende tutte le stelle e le
nebulose e in più la “Via Lattea” una fascia biancastra
che solca la sfera celeste.
Amanda
L'origine
dell'Universo
Circa
13 miliardi di anni fa l'universo era concentrato in un volume più
piccolo di un atomo con una densità infinita e temperatura
altissima. Non si sa come mai poi è esploso.
Da
questa esplosione chiamata “Big Beng” si formano i
pianeti,satelliti,meteoriti,comete e asteroidi.
Tutti
questi corpi formano il nostro “Sistema Solare”.
Oltre
al sole il sistema solare comprende numerosi corpi:
-8
Pianeti: Mercurio,Venere,Terra,Marte,Giove,Saturno,Urano , Nettuno
e Plutone
-69
satelliti
-migliaia
di asteroidi
-molti
meteoroidi
-miliardi
di masse ghiacciate
I
pianeti si suddividono in:
-Pianeti
piccoli o terresti: Mercurio,Venere,Terra e Marte.
-Pianeti
giganti o gioviani:Giove,Saturno,Urano, Nettuno e Plutone.
Amanda
Amanda
Il
Sole
Il
sole si divide in tre parti: zona convettiva,zona radiativa
e nucleo.
La
zona convettiva è attraversata da flussi di materia calda,che
salgono dalla zona radiativa verso la superficie totale e
risprofondano dopo essersi raffreddati.
La
zona radiativa è l'energia prodotta nel nucleo viene assorbita dagli
atomi di gas che la emettono verso l'esterno.
Il
nucleo è la sede delle reazioni termonucleari che convertono
idrogeno in elio e produce energia.
La
superficie del Sole è detta “Fotosfera”, ha
un colore giallo dovuto alla temperatura.
L'atmosfera
è divisa in due strati:
-Cromosfera:
un involucro
trasparenti di gas.
-Corona:
un involucro di gas ionizzati (gas i cui atomi possiedono una carica
elettrica).
Amanda
venerdì 23 marzo 2012
DINAMICHE DEMOGRAFICHE ATTUALI E FUTURE
Nel 1900 gli abitanti della terra erano 1,6 miliardi,nel 2009 erano più di 6,5 miliardi ..
L'aumento della popolazione mondiale riflette però una realtà poco omogenea ...
Nei paesi meno sviluppati ,infatti,si è avuta una vera e propria esplosione demografica ,mentre nei Paesi industrializzati la popolazione è aumentata di pochissimo in media dello 0,5 % annuo..
La diminuzione della natalità è il risultato di un insieme di trasformazioni economiche e sociali avvenute nel tempo.Queste trasformazioni hanno modificato anche la mentalità degli individui ...
Le differenze nello sviluppo economico fra i vari Paesi si riflettono anche nelle dinamiche riguardanti la mortalità.
Nei Paesi poveri sono ancora rilevanti le cause di morte legate a malattie trasmissibile come la malaria, la tubercolosi e l'AIDS , alla gravidanza e al parto, alla denutrizione
geografia DISTEFANO ANNALISA
Nel 1900 gli abitanti della terra erano 1,6 miliardi,nel 2009 erano più di 6,5 miliardi ..
L'aumento della popolazione mondiale riflette però una realtà poco omogenea ...
Nei paesi meno sviluppati ,infatti,si è avuta una vera e propria esplosione demografica ,mentre nei Paesi industrializzati la popolazione è aumentata di pochissimo in media dello 0,5 % annuo..
La diminuzione della natalità è il risultato di un insieme di trasformazioni economiche e sociali avvenute nel tempo.Queste trasformazioni hanno modificato anche la mentalità degli individui ...
Le differenze nello sviluppo economico fra i vari Paesi si riflettono anche nelle dinamiche riguardanti la mortalità.
Nei Paesi poveri sono ancora rilevanti le cause di morte legate a malattie trasmissibile come la malaria, la tubercolosi e l'AIDS , alla gravidanza e al parto, alla denutrizione
geografia DISTEFANO ANNALISA
martedì 13 marzo 2012
LE FASI LUNARI.
Le fasi lunari descrivono il diverso aspetto che la Luna mostra durante il suo moto, causate dal suo diverso orientamento rispetto al Sole. Le fasi lunari si ripetono in un intervallo di tempo detto "mese sinodico", pari a circa 29 giorni e mezzo. Il mese del nostro calendario è derivato da esso. Le fasi lunari sono dovute al moto di rivoluzione della Luna e al suo conseguente ciclico cambiamento di posizione rispetto alla Terra e al Sole.
caramanno carmelisa
Le fasi lunari descrivono il diverso aspetto che la Luna mostra durante il suo moto, causate dal suo diverso orientamento rispetto al Sole. Le fasi lunari si ripetono in un intervallo di tempo detto "mese sinodico", pari a circa 29 giorni e mezzo. Il mese del nostro calendario è derivato da esso. Le fasi lunari sono dovute al moto di rivoluzione della Luna e al suo conseguente ciclico cambiamento di posizione rispetto alla Terra e al Sole.
caramanno carmelisa
LE FAVELAS.
Con il termine favela (in portoghese; al plurale: favelas) si indicano le baraccopoli brasiliane, costruite generalmente alla periferia delle maggiori città. Le abitazioni sono costruite con diversi materiali, da semplici mattoni a scarti recuperati dall'immondizia e molto spesso le coperture sono in Eternit. Problemi comuni in questi quartieri sono il degrado, la criminalità diffusa e gravi problemi di igiene pubblica dovuti alla mancanza di idonei sistemi di fognatura e acqua potabile. Sebbene le più famose fra esse siano localizzate nei sobborghi di Rio de Janeiro, vi sono favelas in tutte le principali città del paese.
CARAMANNO CARMELISA
Con il termine favela (in portoghese; al plurale: favelas) si indicano le baraccopoli brasiliane, costruite generalmente alla periferia delle maggiori città. Le abitazioni sono costruite con diversi materiali, da semplici mattoni a scarti recuperati dall'immondizia e molto spesso le coperture sono in Eternit. Problemi comuni in questi quartieri sono il degrado, la criminalità diffusa e gravi problemi di igiene pubblica dovuti alla mancanza di idonei sistemi di fognatura e acqua potabile. Sebbene le più famose fra esse siano localizzate nei sobborghi di Rio de Janeiro, vi sono favelas in tutte le principali città del paese.
CARAMANNO CARMELISA
lunedì 12 marzo 2012
La parola "equinozio" deriva dal latino"equi -noctis" e significa "notte uguale" al dì. La definizione puramente teorica di lunghezza del dì si riferisce all'intervallo di tempo compreso fra due intersezioni temporalmente consecutive del centro apparente del disco solare con l'orizzonte
del luogo geografico. Usando questa definizione, la lunghezza del dì
risulterebbe di 12 ore. In realtà, gli effetti di rifrazione
atmosferica, il semidiametro e la parallasse solare fanno sì che negli
equinozi la lunghezza del dì ecceda quella della notte[2]. Gli equinozi di marzo e settembre sono i due giorni dell'anno
nei quali hanno inizio primavera e autunno. Agli equinozi, intesi come
giorni di calendario, il Sole sorge quasi esattamente ad est e tramonta quasi esattamente ad ovest;
ma non esattamente, in quanto (per definizione) l'equinozio è un
preciso istante che quindi può, al massimo, coincidere con uno solo dei
due eventi, ma non prodursi due volte nell'arco di 12 ore.
Nell'emisfero settentrionale, l'equinozio di marzo (che cade il 20 o 21 marzo) è l'equinozio di primavera, e l'equinozio di settembre (che cade il 22 o il 23 settembre) è l'equinozio d'autunno; nell'emisfero meridionale, questi termini sono invertiti.
Gli equinozi possono essere considerati anche come punti ideali nel cielo. Anche se la luce diurna nasconde le altre stelle, rendendo difficile vedere la posizione del Sole rispetto agli altri corpi celesti, il Sole ha una posizione definita relativa alle altre stelle.
Mentre la Terra gira attorno al Sole, l'apparente posizione del Sole si sposta di un intero cerchio nel periodo di un anno. Questo cerchio è chiamato eclittica, ed è anche il piano dell'orbita della Terra proiettato sulla sfera celeste. Gli altri pianeti visibili ad occhio nudo (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno) sembrano muoversi lungo l'eclittica poiché le loro orbite sono su un piano simile a quello della Terra.
L'altro cerchio nel cielo è l'equatore celeste, ovvero la proiezione dell'equatore terrestre sulla sfera celeste. Poiché l'asse di rotazione della Terra è inclinato rispetto al piano dell'orbita, l'equatore celeste è inclinato rispetto all'eclittica. Due volte l'anno, il Sole incrocia il piano dell'equatore terrestre. Questi due punti sono gli equinozi.
Il punto dell'equinozio di primavera dell'emisfero settentrionale è anche chiamato punto vernale, punto dell'Ariete o punto gamma (γ). Mentre quello dell'equinozio d'autunno è anche chiamato punto della Bilancia (ω). Tuttavia, a causa della precessione degli equinozi, questi punti non si trovano più nella costellazione da cui prendono il nome.
L'istante nel quale il Sole passa attraverso ogni punto di equinozio può essere calcolato accuratamente, così l'equinozio è sempre e solo un particolare istante, e non un giorno intero
Nell'emisfero settentrionale, l'equinozio di marzo (che cade il 20 o 21 marzo) è l'equinozio di primavera, e l'equinozio di settembre (che cade il 22 o il 23 settembre) è l'equinozio d'autunno; nell'emisfero meridionale, questi termini sono invertiti.
Gli equinozi possono essere considerati anche come punti ideali nel cielo. Anche se la luce diurna nasconde le altre stelle, rendendo difficile vedere la posizione del Sole rispetto agli altri corpi celesti, il Sole ha una posizione definita relativa alle altre stelle.
Mentre la Terra gira attorno al Sole, l'apparente posizione del Sole si sposta di un intero cerchio nel periodo di un anno. Questo cerchio è chiamato eclittica, ed è anche il piano dell'orbita della Terra proiettato sulla sfera celeste. Gli altri pianeti visibili ad occhio nudo (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno) sembrano muoversi lungo l'eclittica poiché le loro orbite sono su un piano simile a quello della Terra.
L'altro cerchio nel cielo è l'equatore celeste, ovvero la proiezione dell'equatore terrestre sulla sfera celeste. Poiché l'asse di rotazione della Terra è inclinato rispetto al piano dell'orbita, l'equatore celeste è inclinato rispetto all'eclittica. Due volte l'anno, il Sole incrocia il piano dell'equatore terrestre. Questi due punti sono gli equinozi.
Il punto dell'equinozio di primavera dell'emisfero settentrionale è anche chiamato punto vernale, punto dell'Ariete o punto gamma (γ). Mentre quello dell'equinozio d'autunno è anche chiamato punto della Bilancia (ω). Tuttavia, a causa della precessione degli equinozi, questi punti non si trovano più nella costellazione da cui prendono il nome.
L'istante nel quale il Sole passa attraverso ogni punto di equinozio può essere calcolato accuratamente, così l'equinozio è sempre e solo un particolare istante, e non un giorno intero
sabato 10 marzo 2012
Conurbazioni e megalopoli
Nei Paesi ricchi e sviluppati la comparsa e la crescita di una sempre più fitta rete di trasporti ha permesso la nascita di nuove forme di urbanizzazione.
Queste forme di urbanizzazione possono essere definite nei seguenti modi:
- area metropolitana costituita da una città di grandi dimensioni, chiamata metropoli, e dai piccoli comuni che la circondano;
- conurbazione che nasce quando più centri si congiungono senza perdere la propria autonomia e identità;
- megalopoli, quando varie conurbazioni si saldano tra loro fino a coprire territori vastissimi.
- Megalopoli statunitensi: una si è formata sulla costa atlantica, fra Boston e Washington; l'altra lungo la costa pacifica, fra Los Angeles e San Francisco.
- Megalopoli europea: si estende dal sud del Regno Unito alla Pianura Padana.
- Megalopoli giapponese: occupa la fascia sud di Honshu, l'isola principale dell'arcipelago giapponese, e prosegue fino a Kyoshu, l'isola più meridionale.
venerdì 9 marzo 2012
Urbanizzazione
L'urbanizzazione non è un processo nuovo del nostro secolo. Fin dalla nascita delle prime civiltà, centinaia di migliaia di persone si sono aggregate in uno spazio relativamente concentrato per operare le proprie attività e trovare le risorse per il proprio sostentamento. Tuttavia, negli ultimi due secoli il fenomeno si è contraddistinto per una crescita sempre più rapida e vorticosa. Fino al 1955, la porzione di abitanti mondiali residenti in città rispondeva a circa il 30% su un totale di 2 miliardi e 700 milioni e le nazioni principalmente urbanizzate, favorite dalle trasformazioni industriali, si trovavano in America del Nord e in Europa (con l'eccezione del Giappone che con Tokio era la città più popolosa). Da allora il processo di urbanizzazione ha assunto una accelerazione impressionante, tanto che attualmente i residenti in zone urbane costituiscono il 48% dei 6 miliardi e 400 milioni della popolazione mondiale. E i rapporti delle Nazioni Unite stimano che entro la fine del 2007, per la prima volta nella storia del mondo, la popolazione urbana supererà quella nelle aree rurali. In questo processo, mentre l'Europa è passata dal 53% al 72% e il Nord America dal 67% all'80%, gli altri tre continenti hanno visto un aumento dai numeri impressionanti, anche perché in queste aree il fenomeno si lega ad un tasso di crescita della popolazione più elevato: il tasso di urbanizzazione in Asia è passato dal 18% al 39%, in Sud America dal 45% al 77% e in Africa dal 16% al 32%.
Rita Curreri
giovedì 8 marzo 2012
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