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martedì 7 febbraio 2012

Inquinamento demografico


Nel 1650 la popolazione umana era solo di 150 milioni d’individui, con un tasso d’incremento annuo dello 0,3%; cioè ci volevano 250 anni perché la popolazione raddoppiasse. Nel 1970 la popolazione era di 3.600 milioni con un tasso d’incremento del 2,1%, che corrisponde ad un periodo di raddoppio in 33 anni! ( A causa delle continue guerre, delle carestie, della fame nei paesi del terzo mondo, di una crescita quasi zero, se non negativa, di alcuni paesi ricchi; il tasso mondiale d’incremento demografico ha subito un rallentamento ed attualmente nel mondo siamo circa 6 miliardi). Prima dell’inizio del capitalismo industriale il tasso di natalità eccedeva di poco di quello della mortalità. La mortalità e le malattie erano molto elevate nel XVII° secolo, oggi l’equilibrio si è parzialmente rotto a causa della diminuzione della mortalità con l’allungarsi della vita media, per l’introduzione della medicina moderna. Secondo alcuni esperti "l’esplosione demografica" mondiale costituisce la causa principale dell’inquinamento e della crisi dell’ambiente nonché delle crisi sociali (contrapposizione e incremento del divario fra paesi ricchi e poveri, aumento dell’immigrazione, ecc.). E’ stato calcolato che se tutti gli attuali abitanti della terra potessero adottare il sistema economico e il modo di vita degli europei (o dei nordamericani), il tasso di inquinamento totale sarebbe 10 volte superiore e con un "effetto serra" tale da rendere in pericolo la vita sul pianeta.

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